lunedì 16 luglio 2012

I bottoni ricordano le Olimpiadi

Siamo ormai vicinissimi alle Olimpiadi: Londra 2012
Le Olimpiadi sono  nate nell’antica Grecia. Quando si celebravano, si sospendevano tutte le guerre in corso. Erano un segno di pace ed una sana competizione sportiva.
Al Museo del Bottone vi sono ben tre reperti, delle Olimpiadi moderna, che ricordano questa antica usanza attualmente diventate anche un affare economico molto rilevante.
Purtroppo in quelle moderne sin dal 1936 si è iniziato ad adoperare quella vetrina per scopi particolari e poco nobili. Nel 1936 furono boicottate dalla Spagna e dall’ URSS.
Al Museo un bottone, di produzione tedesca per le Olimpiadi di Berlino del 1936 con la scritta sulla sinistra OLYMPI e sulla destra SKE LEGE dietro HAMBURG, vi è questo bottone particolare e curioso. L'effige è composta da 5 anelli, come quelli delle olimpiadi,  inseriti diversamente rispetto al segno olimpico tradizionale. I cerchi sono tre in centro dall’ alto al basso e due inseriti uno a destra e uno a sinistra all’ altezza dell’ anello centrale.
Davanti a questi cerchi stravolti,  un atleta ben robusto con  il braccio destro alzato e pugno chiuso, come segno di vittoria assoluta. La simbologia ci fa ricordare il mito della razza ariana, che è, secondo Hitler, superiore a tutto, anche al simbolo delle Olimpiadi. Hitler, si è dovuto ricrede quando l’atleta americano di razza nera Jesse Owens ha vinto quattro medaglie d’oro.
Gli italiani hanno vinto 8 medaglie d’oro nel Calcio - Scherma - Vela - Atletica leggera
Importante nell’atletica leggera la prima  medaglia d’oro italiana al femminile di Ondina Valle negli 80 ostacoli e l’argento della 4x100 e quello di Mario Lanzi negli 800 metri
OLIMPIADI DI ROMA 1960
Gli italiani vinsero 13 medaglie d’oro. La più prestigiosa quella di Livio Berruti che nelle semifinali dei 200 m corse in 20"5, uguagliando il record del mondo sulla distanza. La prestazione lo pose fra i favoriti della finale che si svolse a poche ore di distanza.
Le altre medaglie d’oro: cinque i ciclisti - tre il pugilato - due la scherma - una la pallanuoto e l’equitazione.
Ha fatto scalpore la maratona. Vinta dall'etiope Abebe Bikila,  precursore di un'imbattibile schiera di fondisti africani, che percorse i 42,195 chilometri a piedi nudi in mezzo alle antichità di Roma terminando sotto l'Arco di Costantino. Bikila si ripeté nel 1964 a Tokyo, uno dei pochi maratoneti a vincere due volte la distanza
Le olimpiadi sono ritornate in Germania a Monaco nel 1972.
Qui il classico bottone commemorativo con il logo delle olimpiadi Monaco 1972  .
Questo bottone è il testimone della prima azione violenta del grosso problema che abbiamo oggi nel mondo, che non è la crisi economica, ma  il rapporto fra estremismo islamico e mondo occidentale.
In questa Olimpiadi sei Fedain di Settembre Nero hanno attaccato il villaggio olimpico, catturato ed ucciso 11 atleti israeliani. Le teste di cuoio tedesche hanno ucciso tutti gli attentatori, ma è rimasto ucciso anche un tedesco.
Gli italiani non hanno brillato in questa olimpiade solo 5 ori:  scherma a squadre e Antonella Ragno fioretto.
Equitazione Graziano Mancinelli – Tuffi Kaus Dibiasi – Tiro Fossa.
Nell’atletica due bronzi di Mennea nei 200 piani e di Paola Pigni nei 1500 piani.

Giorgio Gallavotti

8 commenti:

  1. è sempre molto interessante conoscere la storia attraverso i bottoni e quello che hanno da dirci!
    Ciao Giorgio!
    Buona serata!
    Cristina

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    1. Giorgio gallavotti17/07/12, 00:13

      Grazie Cri lo sai bene perchè anche tu le racconti le storie dei bottoni ai visityatori

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  2. Grazie per questa pagina di storia sportiva, vista da una visuale molto particolare.

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  3. Giorgio Gallavotti17/07/12, 00:15

    I bottoni hanno la possibilità di raccontare tantissime storie. L' importante che abbiano avuto riscontro nella società

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  4. Beh non avrei mai immaginato che attraverso bottoni avrei potuto conoscere la storia. E poi ... questa storia! Bellissimo!

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  5. Ma sono solo tre !!!! Pensa su 11.000 quanta storia posso raccontare.

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  6. Ciao Giorgio. Io il fascino dei bottoni e il loro "potenziale" storico, la loro capacità di evocare momenti ed eventi particolari, li'ho scoperti proprio venendo al tuo Museo a Santarcangelo.

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  7. Ciao Ambra che piacere leggerti. Ti dico subito che non sei la prima che ha scoperto la storia dei bottoni al Museo dei Bottoni.
    Il 99,99 % compresi gli stilisti ed i fabbricanti di bottoni non sapevano che si può raccontare la storia sociale economica e politica attraverso la simbologia dei bottoni. Questa è stata una mia intuizione ed ho costruito questo contenitore cher lascia meravigliati i visitatori.
    Grazie Buona Serata e quando arrivi in Romagna fa un salto al Museo.

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